Antidolorifici, omeopatici e naturali: Arnica

13 marzo 2013

Notizie del Giorno, Omeopatia

antidolorifici

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A chi non è capitato di dover subire un intervento, anche piccolo, che necessitava di un antidolorifico? Pensate solo all’estrazione di un dente! Naturalmente il dentista di turno ci propone un antidolorifico qualunque, magari dei meno costi, ma avete mai letto un bugiardino?

Qualche anno sono andata dal dentista. Mi stava crescendo il dente del giudizio

…”Bocca troppo piccola, sta crescendo storto, non si può tenere. Dobbiamo toglierlo”, parole del dentista.

A parte il costo, quattrocento euro perchè doveva tagliarmi l’osso per estrarlo, che già era un dolore così, mi prescrive un antodolorifico comunissimo dicendo che non posso proprio farne a meno. Premetto che sa che non ne prendo mai.

Quella volta però non avevo scelta. Mi doveva incidere gengiva e osso per tirarlo fuori, così nonostante le mie idee acconsentii. Non sono poi masochista! Andai in farmacia. Il meno costoso: undici euro. Va beh!

Dopo averlo acquistato tornai a casa e lessi il famoso bugiardino. In pratica diceva che una persona su un milione, o qualcosa di simile, poteva anche morire! Alla faccia! Avrei passatole giornate in ansia, pensado che quella sfigata potevo essere io!

Inutile dire che tornai in farmacia e spiegai il mio punto di vista. “Signora, è uno su un milione!”, mi disse il farmacista, ma proprio non ne volevo sentire parlare. Insomma perchè rischiare? Magari non mi sarebbe successo niente però al minimo fastidio avrei conciato a farmi paranoie.

“Non ha qualcosa di omeopatico?”

Il farmacista mi ha proposto l’Arnica, un antidolorifico naturale. Non ricordo quante palline sotto la lingua, si può ogni mezzora. Certo me lo sconsigliava dicendo che non ha un’efficacia istantanea come gli altri antidolorifici. Io però mi sentivo già meglio. Più sicura!

“D’accordo, la prendo”.

“Sì, però io non posso ridarle i soldi del farmaco che ha comperato prima…”

A me è venuto quasi da ridere! Chissenefrega!

“Lo doni. So che fanno raccolte di farmaci e li donano”.

Ho preso l’Arnica per sette giorni di fila, due prima e cinque dopo. Ogni mezzora. Il primo giorno l’ho passato a letto, ma come credo l’avrebbe passato a letto chiunque una volta passata l’anestesia. Poi ho iniziato a stare meglio. Dopo tre giorni stavo bene.

Sarà che sono davvero un po’ paranoica, ma avete davvero mai letto i bugiardini!?! C’è da avere paura! I farmaci fanno bene da un lato e male dall’altro! Possibile che non ci sia un modo migliore e più naturale per curarsi?

 

Marina

 

photo credits | bestofyoutoday

 

 

 

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About Marina

Marina Galatioto scrittrice, blogger e giornalista da oltre quindici anni collabora con le maggiori riviste femminili per le quali scrive articoli, racconti e romanzi. Ha lavorato anche per riviste indirizzate a bambini e adolescenti per le quali ha sviluppato sceneggiature per fumetti. Il suo sito personale www.marinagalatioto.com con corsi di scrittura e il blog.marinagalatioto.com diario personale con articoli su vari argomenti di utilità per scrittori e artisti

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