Noi scrittori, blogger e giornalisti non possiamo vivere senza un computer e il portatile consente una comodità estrema. Lo si infila nella borsa e via! Si può operare da qualunque posto. Ci sono però delle situazioni da panico!
Tanto per dirne una quando il portatile comincia a non rimanere in carica nonostante la batteria super garantita a lunga durata. L’autonomia è sempre meno e alla fine bisogna lasciarlo sempre in carica. Morale: non si lavora più ovunque, ma solamente ove ci sia la corrente elettrica.
Poi, con l’uso, il portatile inizia a fare i capricci. La ventola assomiglia a quella di un aspirapolvere e quando si spegne esalando l’ultimo respiro…. cadiamo nel panico. Non tanto per l’incubo del nuovo acquisto, non si tratta di denaro.
Piuttosto di tempo. Chi reinstalla i programmi? Chi fa i settaggi? E per reiserire le impostazioni della linea? E, ancor peggio, il lavoro??!?!!? COme recuperare il lavoro? Mi è successo giusto qualche tempo fa.
Per fortuna vicino a casa mia c’è un negozio di riparazioni cui ricorro quando sono preda dell’isteria. Lui è un signore simpaticissimo con un accento che non saprei definire ed è un mago del computer.
Sapete cosa mi ha detto? Che il computer si rovina se lo si fa funzionare con la batteria inserita e la corrente attaccata. Mi spiego meglio. Una volta che la batteria non va più e per accendere il portatile dovete collegarlo alla corrente elettrica si dovrebbe, per cautelare l’apparecchiatura, staccare la batteria.
Questo perchè quest’ultima assorbe l’energia elettrica e fa “consumare” l’alimentatore, che poi va sostituito. Era per questo che il mio portatile sembrava morto. La batteria non più funzionante DEVE essere tolta e il computer lasciato senza, a meno che non vogliate sostituirla con una nuova.
In questo modo vi garantirete un uso più prolungato del portatile. Parola di esperto! (che non sono io!, ma lui).
MarinaGalatioto.com
I miei ebook
28 gennaio 2013
Come fare, con il computer