In Italia, come nel resto dell’Europa la moda di piercing e tatoo è in costante aumento e di conseguenza aumenta anche il numero di persone che si espongono a rischi di infezioni e virus dato che non tutti i piercer (persone che praticano il piercing) seguono le norme igieniche ed eseguono la sterilizzazione.
Ci sono linee guida del Ministero della Sanità in proposito.
Mancate pratiche igieniche possono portare a contrarre il pericoloso virus stafilococco aureo, oppure l’epatite B o C e persino HIV.
Dal 2002 ad oggi in Europa sono stati due i decessi in seguito a piercing. Anche i tatuaggi possono portare a sindrome da shock tossico, reazioni allergiche, dermatosi, lesioni maligne come il melanoma e altre malattie della pelle.
Dai risultati di uno studio risulta che una persona su cinque contrae un’infezione che necessita di trattamento medico o addirittura clinico. Questo perchè con il piercing si fa una lacerazione profonda nel derma, la parte più profonda della pelle.
L’ago passa nei capillari sanguigni portandosi dietro, se non è ben sterilizzato, germi e batteri che poi si annidano. In alcuni gravi casi i batteri viaggiano attraverso il sangue fino ad annidarsi vicino al cuore provocando cardiopatie.
Se proprio non si può fare a meno di farsene uno meglio recarsi in centri che seguono scrupolosamente norme igieniche, che hanno macchinari per la sterilizzazione e usano aghi monouso. Purtroppo per i minorenni è vietato farsi tatuaggi e piercing senza il permesso dei genitori. Se qualcuno accetta di eseguirli senza non si sta comportando correttamente.
In caso lo si faccia è sempre bene curare la ferita e disinfettarla fino alla completa guarigione. Nel caso di piercing al capezzolo ci vogliono dai quattro ai sei mesi.
Se in seguito si hanno sintomi quali febbre, tremore, arrossamenti, ascessi e gonfiori meglio consultare tempestivamente un medico per correre ai ripari, se necessario.
Quando si decide di toglierlo e non metterlo più rimane una brutta cicatrice, o meglio il buco, che deve essere chiuso con creme o cerotti.
Il piercing peggiore è quello sulla lingua perchè nel foro vanno a depositarsi residui di cibo e non è molto igienico.
L’importante è fare una scelta oculata, informarsi con il piercer, verificare le norme igieniche e di sterilizzazione che vengono applicate e poi non farlo di sicuro nei chioschi o bancarelle per la strada, ma preferire sempre i negozi specializzati.
Ci sono l’associazione Piercers e Tatuatori Professionisti Italiani (www.aptpi.org) e l’associazione Tatuatori e Piercer (www.associazionetatuatori.it), quest’ultima si propone anche come tramite tra il professionista e l’utilizzatore. Ad entrambe si possono chiedere info sui professionisti più vicini a dove abitiamo. In questo modo si possono avere garanzie in più.
MarinaGalatioto.com
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2 gennaio 2013
Come fare, Ragazze, Ragazzi